GGI - Francesco Ferraris

Francesco Ferraris

Classe 1990, innamorato della terra e del mio territorio ho iniziato ad avvicinarmi al mondo imprenditoriale fin da quando ne ho memoria. Grazie a chi ha fondato e fatto crescere l’azienda di cui faccio parte, il Finissaggio e Tintoria Ferraris che opera nel settore tessile da più di 50 anni, ho imparato i valori della famiglia, del lavoro, del sacrifico, dell’ambizione di una crescita continua verso un futuro solido senza mai dimenticare le radici dalle quali ognuno di noi proviene.

Formatomi in ambito tessile ho deciso di continuare gli studi in un istituto internazionale che mi ha dato la possibilità di approfondire il mondo “a valle” della filiera specializzandomi nell'ambito gestionale del settore moda.

Dal 2014 ho iniziato ad avere la possibilità di investire in un altro settore che mi appassiona particolarmente: la vitivinicoltura sia all’interno del mio territorio, a Lessona, sia nel Monferrato, luogo di origine della mia famiglia.

Vedo il Gruppo Giovani Imprenditori come una fucina di idee e stimoli sulle quali persone con esperienze professionali molto differenti hanno la possibilità di dibattere e mettersi in gioco per poter dare una visione e una guida a chi oggi può concretamente gettare le basi per un futuro migliore.
Futuro che dovrà avere fondamenta forti, costruite in squadra tra molteplici figure, per dare modo alle persone di raggiungere il più possibile l’obbiettivo che più di ogni altro nobilita l’uomo: il lavoro.


Qual è il mio sogno per il territorio?

Vorrei che attraverso la cultura che ha costruito chi ci ha preceduto si possa creare un territorio attrattivo e stimolante, che punti sulla qualità della vita e del lavoro, perché niente più di esso è in grado di dare dignità e nobilitare l'uomo.


Qual è il mio gioco preferito?

Progettare.


Qual è il mio motto?

Da soli si va veloci, ma insieme si va più lontano.


Qual è il mio super-potere?

L'essere "multitasking".


Qual è il lavoro che sognavo da bambino?

Da piccolo amavo aggiustare le cose, volevo capire come funzionavano per farle andare meglio e ora che che ci penso in buona parte è quello che provo a fare ancora oggi. Che stia ancora sognando?